Sono certa che hai sentito mille pareri sui carboidrati e vuoi sapere la verità!
Partiamo dalle basi
I carboidrati sono un nutriente non essenziale per l’uomo, quando con essenziale si intende qualcosa che deve essere preso dall’esterno tramite l’alimentazione, perché il nostro corpo non è in grado di produrlo autonomamente.
Ed appunto, i carboidrati in questi termini non lo sono: possiamo infatti “costruirli” in maniera autonoma, partendo anche da substrati differenti come, ad esempio, il nostro tessuto muscolare.
E senza i carboidrati?
Quando il corpo si trova in carenza di carboidrati, solitamente presenti nel nostro sangue sotto forma di glucosio, oppure stoccati nel tessuto muscolare e nel fegato come glicogeno, cerca in primis di esaurire queste fonti.
Una volta terminate, la strada è una soltanto: utilizzare altri substrati energetici.
Si va quindi ad intaccare la fonte principale di amminoacidi: il tessuto muscolare che con apposite vie metaboliche (gluconeogenesi) viene convertito in glucosio.
Questa semplificazione ci deve far riflettere su un importante passaggio: i carboidrati non saranno essenziali, ma sono certamente fondamentali per la nostra sopravvivenza!
L’organismo umano, infatti, utilizza i glucidi come carburante principale da cui tratte le sue energie. Privarcene, significa affamare il corpo, fino a portarlo al cosiddetto “cannibalismo” del tessuto muscolare.
Senza contare che gli effetti collaterali dovuti ad una dieta senza carboidrati, come ad esempio la dieta chetogenica, possono essere pesanti sia nel breve termine, con spossatezza, nausea, umore instabile ed irritabilità, che nel lungo termine, con acidosi metabolica e alterazione negative dei valori ematici per trigliceridi, colesterolo, etc.
Le linee guida parlano chiaro
I LARN consigliano un apporto quotidiano di glucidi che oscilla tra il 55-60% delle calorie totali; poiché i carboidrati apportano 4 kcal per gr, capiamo che tale fonte non è da poco!
Un corpo attivo, che si allena con moderata frequenza, che evita la sedentarietà, è in grado di sfruttare a pieno questa percentuale di carboidrati, mantenendo sempre alti i livelli energetici ed evitando qualsiasi eccesso che si convertirebbe in accumulo di tessuto adiposo.
Quali sono i carboidrati da preferire e quali da evitare?
Occorre prediligere sempre i carboidrati complessi, cioè quelli costituiti da amido, rispetto a quelli semplici, comunemente chiamati zuccheri e comprendenti i monosaccaridi (es. glucosio), i disaccaridi (es. saccarosio) ed oligosaccaridi (maltodestrine), in modo da stimolare in misura minore la produzione di insulina a fronte di una minore oscillazioni della glicemia.
Ecco cosa preferire:
✓ Pasta, cereali, pane, prodotti da forno nella versione integrale perché a più lento assorbimento;
✓ Ortaggi, frutta e legumi con buon apporto di carboidrati e di fibra.
E cosa invece limitare:
✗ Zucchero da tavola, fruttosio isolato, caramelle, dolci, sciroppi;
✗ Bevande analcoliche, succhi di frutta.
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